mi sfiori mi vieni alle spalle
ti sporgi oltre l’angolo
dell’armadio o del comodino
oppure di lontano mi sorvegli
per tastare l’accoglienza che riceverai
Stringo gli occhi e a testa bassa
insisto nella diserzione: non è ora
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Ogni parola detta è qui
sospesa e dondola
oppressiva sulla testa
ogni sguardo sorriso esclamazione
invettive o cenni di indulgenza
insistono presenti - o pietosi
si nascondono - certi che
li terrai bene in mente
Invece stamani è un altro giorno
quello di Rossella - e anche tu
pugno chiuso e sguardo bellicoso
alzi il mento e
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Maledetti quelli
che v’hanno spint* in mare
e lì vi hanno trattenut*
incuranti del dolore del pianto
del languore e della morte
Tu non hai forza per serrare gli occhi
per urlare la paura - nè l’esperienza
per temere o per desiderare
per vivere speranza o lo spavento
Tanto piccola sei che misericordiosa
l’onda /coperta tutta ti conterrà
e il regolare flusso/ninnananna
cullerà il tuo sonno
ma noi abbiamo perso
ogni residuo di verginità