A proposito di Anita Di Donato e di Livorno

8 Febbraio 2024

A proposito di Anita Di Donato (cfr. scheda in Dominae, e note biobibliografiche, più racconto, in Il Novecento, Antologia di scrittrici italiane de Primo Ventennio, Roma, Bulzoni, 1997).

Mi scrive un suo nipote che ringrazio della gentilezza e della partecipazione. Le sue parole confermano e arricchiscono ciò che sappiamo di Anita e di Livorno.

Il Sig. Gianluca Ruiz De Cardenas si complimenta con me per il lavoro fatto sulla zia,  Anita De Donato, e sulle tante altre. Gli domando se ha notizie da darmi e così risponde: “Temo di non poter aggiungere niente da un punto di vista letterario a quello che lei dice della zia Anita, solo qualche notizia sulla sua personalità.

Era la sorella maggiore di mio padre Giulio, che era del 1890, due loro fratellini morirono presto. Sposò De Donato ufficiale di marina, come è noto la società livornese ruota da sempre intorno all’ Accademia Navale, ebbe tre figli tutti con nomi dannunziani: Stenio, Folco, Oretta. I primi due poi morti suicidi dei quali non ho ricordi, mentre con la cugina Oretta avemmo molti rapporti con contrasti di vario tipo.

Poi si separò dal marito (il divorzio non c’ era) ed andò ad abitare a Torino.

Si diceva in famiglia che il suo libro Donne di Mare fece scandalo a Livorno perché si intravedevano molte infedeltà di mogli degli ufficiali di marina colleghi del marito.

I miei ricordi si limitano a quando, io bambino, venne a Meina sul lago Maggiore dove eravamo sfollati; la sua casa di Torino era stata bombardata e non sapeva dove andare, stette da noi qualche mese dipingendo quadri soprattutto di fiori, ma anche ritratti, era un’ottima pittrice, purtroppo non ci rimangono suoi quadri.

Era originalissima al limite della stravaganza, quando arrivò a Meina aveva una gallina sotto il braccio, ne teneva molte in casa perché era convinta della loro grande intelligenza. Dopo la sua partenza non la vidi più fino a quando avemmo notizia della sua morte. Non posso dirle altro e penso che ben pochi possano oggi avere qualche interesse a questa bizzarra scrittrice.

Complimenti per il suo blog e molte cordialità,

Gianluca Ruiz De Cardenas”

Nel ringraziarlo ancora, assicuro che invece ciò che ci ha raccontato è importante, non è la pria volta che mi accade che mi scriva qualche parente delle scrittrici che ho studiato, pubblicato, o anche solo  nominato. In Dominae, infatti, ci sono molte schede con appendici grazie alla partecipazione di tante e tanti. Inviterei le amiche di Livorno a fare qualche ricerca, chissà non ne esca qualcosa di interessante.

 

 

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